martedì 14 giugno 2011

San Lorenzo ostaggio dei pusher







ROMA - A San Lorenzo, la notte comandano loro. Un esercito di spacciatori talmente numeroso, che nonostante gli arresti e le retate della Questura, presidia in modo capillare il territorio. Piazza dell’Immacolata, via degli Equi e largo degli Osci, epicentro della vita notturna nel quartiere, da alcuni mesi sono diventate zone off limits anche per le forze dell’ordine, che lamentano aggressioni a ripetizione, quasi ogni volta che sono chiamate a intervenire. 

L’ultimo episodio, come già denunciato dal messaggero.it, è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, quando una pattuglia intervenuta per una rapina, è stata aggredita da venti persone con sassi e bottiglie e costretta a fuggire. I residenti, esasperati da una situazione di disagio crescente, raccontano di scippi e tentativi di furto «all’ordine della notte in piazzetta». Oltre alle risse, le macchine danneggiate e lo spaccio di sostanze stupefacenti: soprattutto hashish e cocaina. Così le lamentele a causa degli eccessi della movida, gli schiamazzi e i tamburi suonati sotto le finestre dei residenti fino al mattino, sembrano appartenere a un’epoca passata, quando «ancora potevi startene a chiacchierare in piazza dell’Immacolata senza che nessuno tentasse di rubarti la borsetta».

Come è accaduto anche sabato notte alla fidanzata di Federico, un impiegato di 30 anni: «È stato uno dei tanti spacciatori nord africani - racconta - per fortuna ce ne siamo accorti in tempo e si è allontanato», anche se poco dopo si riavvicina con fare intimidatorio: «Cos’hai da guardare?». 

«Qui la situazione peggiora di giorno in giorno - afferma Federico, 48 anni, da 20 residente in via dei Sabelli - ormai mia moglie non la lascio più uscire da sola la notte, è diventato troppo pericoloso», assicura mentre dal terrazzo del suo palazzo con vista su piazza dell’Immacolata commenta le dinamiche dello spaccio «ormai dilagante».

Gli occhi di Federico seguono un nord africano dai capelli rasati e con indosso una felpa blu: parlotta con due ragazzi, mentre un complice, cappello e felpa bianca, fa da palo. Dopo un secondo lo scambio: il marocchino lascia cadere in terra una bustina con l’hashish, incassa i soldi con una stretta di mano, e si allontana a caccia del prossimo acquirente. Federico scuote la testa. Poi osserva un altro spacciatore infilare il braccio dentro il cestino della spazzatura: «Lo vedi? - indica - la nascondono lì dentro la roba». Ma anche sotto i parafanghi delle macchine parcheggiate in via dei Sabelli, o dietro il distributore dei preservativi fuori la farmacia, dove c’è sempre un uomo appostato a vigilare che nessuno si impossessi della droga. «È proprio lì davanti che scoppiano le risse», aggiunge Federico.

«È vero - conferma Francesco, 37 anni, operaio - negli ultimi anni la situazione è degenerata: quindici giorni passeggiavo tranquillo con la mia ragazza quando è scoppiata una rissa tra 30 spacciatori: lanciavano bottiglie, e noi siamo stati investiti dalle schegge di vetro».

È sufficiente fare quattro passi in strada per accorgersi che un’altra cintura di spacciatori circonda il mercato in largo degli Osci. Quando passi tre sudafricani ti seguono per qualche metro prima di tentare l’aggancio: «Amico, dove vai: vuoi erba, coca?». Il compare ammonisce: «Dammi una sigaretta», e nonostante gli si offra anche l’accendino, lui rimesta nella tasca, e per una frazione di secondo si ha il dubbio che cerchi il coltello.

«Perché questi il coltello ce l’hanno tutti - assicura Daniele Menotti, 48 anni - si ubriacano e si picchiano ogni sera, l’unica soluzione sarebbe un presidio fisso di polizia. Ma per ora San Lorenzo resta un quartiere ostaggio di questi criminali».

Le denunce si susseguono anche su Facebook dove i residenti hanno attivato un gruppo (Fermiamo il degrado di San Lorenzo) per documentare lo stato di abbandono. Le foto pubblicate urlano l’esasperazione di un quartiere assediato dalla criminalità. 

PASSATE , FOTOCOPIATE E VOLANTINATE IL PIU' POSSIBILE...

SOLO E SEMPRE MONDEZZA....


MONDEZZA DAVANTI AL MERCATO DI L.GO DEGLI OSCI....

sabato 11 giugno 2011

San Lorenzo, arrestato rapinatore di strada

Un marocchino di 26 anni è stato arrestato la notte scorsa dagli agenti dal Commissariato, diretti dalla dr.ssa Giovanna Petrocca. Lo straniero, dopo essersi avvicinato al giovane mentre stava passeggiando in piazza dell’Immacolata, si è avvicinato a lui con il pretesto di farsi accendere una sigaretta. Una volta avvicinatosi gli ha poi intimato di consegnargli le catenine d’oro che aveva al collo. Al rifiuto del giovane, lo straniero ha afferrato una bottiglia minacciandolo, e dopo avergli strappato due catenine dal collo, è scappato.
 
Proprio in quel momento una pattuglia della Polizia, di ronda nella zona, ha notato i movimenti sospetti, intervenendo tempestivamente. Il rapinatore è stato quindi prima inseguito e poi fermato. Riconosciuto dalla vittima, ha cercato nuovamente di scappare. Non riuscendoci è stato arrestato per rapina aggravata.

mercoledì 8 giugno 2011

VOGLIAMO I FATTI, NON SOLO PAROLE!

Bande di nordafricani, presumibilmente tutti marocchini in gruppi di 15-20 persone, hanno soppiantato i tradizionali spacciatori del quartiere San Lorenzo colonizzato Piazza dell'Immacolata in prossimità dell'incrocio con Via dei Sabelli e qui, indisturbatamente e sotto gli occhi di residenti e passanti, perpetrano la loro libera vendita di sostanze stupefacenti. La mercanzia è occultata in buste all'interno dei secchioni dell'immondizia posti approssimativamente in prossimità del numero civico 80 di via dei Sabelli o sotto i parafanghi delle auto e dei motorini lì parcheggiati da ignari cittadini.
Come se ciò non bastasse ogni notte questi individui si rendono protagonisti di risse, urla e atti di vandalismo: bidoni dell'immondizia rovesciati o lanciati sulle auto parcheggiate, segnaletica stradale divelta, ciclomotori fatti cadere a domino, lanci di bottiglie di vetro, attacchi continui ai bar che si affacciano sulla piazza. Sembra sbalorditivo che, nonostante le continue segnalazioni dei residenti, Questura e Amministrazione Comunale non prendano seri provvedimenti in merito.
Diversi dettagli lasciano presumere per altro che questi individui non siano altro che la manovalanza di criminali radicati da sempre nel quartiere. 
Chiediamo pertanto che i cittadini firmino la presente petizione affinché l'Amministrazione Comunale intervenga in maniera rigorosa, al fine di scongiurare forme di connivenza sempre più radicate e sempre pià difficili da estirpare. San Lorenzo non è un'area della città dove vivono solo gli studenti, ma un quartiere storico da salvaguardare dove abitano anche famiglie di comuni cittadini che ogni mattina si alzano per andare a lavoro e che qui vorrebbero poter crescere i loro figli senza il timore di essere aggrediti. 

non è cambiato nulla....


basta con l'indifferenza!...ma piani di accoglienza

proprietari dei locali incivili


San Lorenzo, 03/06/2011, h. 07:20, residui del nuovo locale in Via degli Aurunci (per terra c'era la scia che conduceva fino alla loro porta). neanche la decenza di gettare le buste nel cassonetto..

martedì 7 giugno 2011

MA LE FORZE DELL'ORDINE DOVE SONO??????



Tra droga e risse sempre più frequenti a San Lorenzo, noto quartiere di Roma, perchè quartiere universitario, frequentato da migliaia di giovani e studenti, la situazione è diventata insostenibile.
I residenti della zona non ce la fanno più a vivere in una situazione del genere, dove la notte le risse dominano e lo spaccio di droga si fa sempre più fitto.
I pusher nel quartiere risalgono circa ad una trentina, ormai tutti stranieri ed extra-comunitari, che di notte tra le strade del quartiere scatenano numerose risse e sono arrivati a nascondere la droga nei paraurti delle macchine.

LE DICHIARAZIONI DI MARCUCCI - APRILE 2008 (SOTTOLINEO 2008!!!)

Cari cittadini,
sono onorato del compito che mi è stato assegnato: guidare la squadra del centro-sinistra nella competizione elettorale. Credo di poter affermare che in questa proposta ci sia una proficua sintesi tra le esperienze cresciute nel contesto della politica locale e la mia, che non ha una dimora specifica ma che ha attraversato un lungo itinerario di conoscenza e approfondimento dei problemi che caratterizzano la nostra città. Una scelta di questo tipo coglie in pieno il senso e l’opportunità veri del decentramento amministrativo: non un’articolazione di confini che serve a separare i quartieri di Roma, ma una responsabilità più vicina ai cittadini che al contempo garantisca un’integrazione ed un equilibrio delle funzioni metropolitane. In questa visione il III Municipio rappresenta una realtà molto significativa: un territorio che conta poco più di 50.000 residenti ma che accoglie oltre 200.000 cittadini-utenti.

Roma, Aprile 2008


LA FORZA DI UN PROGETTO. 

Un progetto per garantire una maggiore tutela dei cittadini deve prioritariamente affrontare la minaccia più grave alla incolumità delle persone:
l’incidentalità stradale. Una constatazione e un’esigenza che nascono da una mia particolare sensibilità e competenza nate in altri contesti ma fortemente preoccupata per i dati allarmanti rilevati nel Municipio. Il numero dei feriti e dei morti sulle strade del III Municipio ci impongono di reagire con decisione. Gli incidenti sono spesso determinati da comportamenti irresponsabili di chi è alla guida degli autoveicoli ma, in altri casi, è la pericolosità degli ambiti stradali (buche, segnaletica inadeguata, scarsa illuminazione, etc.) ad aumentare i rischi. Dovremo pianificare interventi mirati ad una più efficace manutenzione delle strade e della segnaletica presente nel territorio.
Ma sicurezza è anche 
prevenzione dei fenomeni di microcriminalità. Ritengo che specialmente le donne, i bambini e gli anziani hanno il diritto di sentirsi sicuri sia nei loro spostamenti come nelle loro case. Occorre intervenire immediatamente per contenere le sacche di disagio sociale che producono fenomeni di aggressioni “predatorie” nei confronti delle fasce più deboli.

Altro ambito, nel quale è necessario garantire il contenimento degli abusi, è quello del 
commercio ambulante che deve essere riportato nei termini della legalità sia per l’occupazione degli spazi sia per la provenienza delle merci.
Il Terzo Municipio è il 
“Municipio della Scienza”: l’esistenza dell’ Università e delle altre istituzioni scientifiche, oltre a determinare la presenza di giovani fuorisede, accentra nel nostro Municipio un numero straordinario di “utenti”, per motivi di lavoro, di studio e di cura. Ecco perché il nostro diventa il “Municipio dell’Accoglienza”. Questa speciale peculiarità comporta oneri straordinari per il nostro sistema di servizi, le cui risorse non devono più essere calcolate sul numero dei residenti.

Una particolare valutazione merita 
San Lorenzo, un quartiere popolare, vitale e in pieno fermento culturale, che è divenuto uno straordinario luogo d’attrazione per la vita notturna, con eccessi spesso non compatibili con la vita dei residenti. Per questo motivo sono necessari opportuni interventi di mediazione tra residenti, commercianti e pubblica amministrazione. Sono convinto, infatti, che, partendo dal riconoscimento di regole precise e dal loro costante rispetto, sia possibile saldare un rapporto positivo che consenta alle legittime diverse aspirazioni di tutti di trovare una sintesi.

Gli 
adolescenti e i giovani devono poter contare su ambienti positivi e formativi: i complessi scolastici devono diventare il centro della vita e della socialità dei quartieri, per agevolare il confronto coi coetanei. Qui, deve essere garantito l’accesso, non solo agli studenti e agli insegnanti, ma anche alle attività culturali e sociali, all’associazionismo e agli anziani.
A favore degli 
anziani verrà realizzata la Casa della Salute, un progetto sociosanitario tra il Municipio e la Asl a vantaggio delle persone anziane, per fornire strumenti di prevenzione e di assistenza sanitaria anche attraverso un servizio di day hospital.

Un’importante opportunità di 
riqualificazione che interesserà il III Municipio, viene offerta dal declassamento dell’attuale Tangenziale dove è possibile progettare un vero e proprio ridisegno del territorio che porterà servizi, decoro e verde in luoghi attualmente caratterizzati da degrado ed inquinamento acustico e atmosferico. Inoltre, il completamento e la messa in esercizio della Nuova Stazione Tiburtina e delle opere ad essa collegate determinerà una valorizzazione degli spazi circostanti, con la realizzazione delle opere e dei servizi che mancano nel nostro Municipio.
Sia il declassamento dell’attuale 
Tangenziale che laNuova Stazione Tiburtina, con la perfetta integrazione dei mezzi di trasporto pubblici su ferro e gomma, rappresenteranno una concreta risposta per il raggiungimento di una mobilità sostenibile che privilegi il mezzo pubblico ed ecologico incentivando, in alternativa, l’utilizzo di mezzi di trasporto ad emissioni zero.

Infine è mia intenzione dare 
una forte impronta ambientalista all’azione del governo municipale. Lavoreremo con le scuole per promuovere comportamenti virtuosi nei cittadini del III Muncipio, a cominciare dalle giovani generazioni, e incentivare il rispetto delle risorse naturali, il contenimento degli sprechi e degli abusi e il potenziamento della raccolta differenziata. Al centro delle nostre politiche promuoverò azioni che favoriscano l’incremento di verde disponibile per abitante con la creazione di nuovi spazi verdi, la piantumazione di alberi ovunque possibile e l’apertura di giardini preclusi al pubblico, a cominciare da Villa Blanc. Mi farò promotore di un capillare monitoraggio del territorio per combattere ogni forma di abusivismo e di inquinamento.

Insomma: la squadra del centro sinistra da me guidata sarà per voi la garanzia di un municipio che crescerà, mettendo sempre, giorno dopo giorno, al centro la qualità della vita dei suoi cittadini.

Dario Marcucci

San Lorenzo, cartoline dal degrado


"Saluti da San Lorenzo". E sotto le immagini di bottiglie rotte, cassonetti stracolmi, cartelloni divelti, carcasse di motorini, siringhe, mozziconi di sigarette, escrementi e giacigli. Sono le centinaia di cartoline indirizzate al sindaco Alemanno che raccontano il degrado di uno dei quartieri più alla moda della capitale. A realizzarle, compilarle e spedirle al Campidoglio, ci ha pensato il comitato "San Lorenzo cambia, cambia San Lorenzo", una rete di associazioni culturali, spazi sociali, commercianti e semplici cittadini esasperati dalla sporcizia e dallo stato d'abbandono in cui versa la zona. Una terra di nessuno dove risse e spaccio sono la normalità. Scene di ordinaria follia che si uniscono all'incuria che domina dal Verano alle mura che sfiorano Termini, passando per le vie e le piazze principali, come lo slargo davanti alla Chiesa dell'Immacolata, meta privilegiata della movida da weekend.

GUARDA LE 'CARTOLINE' : http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/02/23/foto/san_lorenzo_cartoline_dal_degrado-12799409/1/ 

Così dopo aver denunciato la situazione, chiesto aiuto al Municipio, ripulito le strade, "occupato" le piazze con iniziative culturali, gli abitanti hanno deciso di prendere macchina fotografica e penna e rivolgersi direttamente al primo cittadino, denunciando con priorità il tema dei rifiuti e della pulizia delle strade.
"Il contratto dell'Ama per San Lorenzo è totalmente inadeguato alle esigenze del quartiere" spiega Guido Farinelli, che da due anni ha aperto insieme a un amico la libreria Zafari in via dei Volsci, proprio di fronte allo storico bar Marani. "L'accordo tra il Comune e l'azienda municipalizzata - prosegue - non considera il reale numero di abitanti, che supera di gran lunga quelli denunciati a causa degli affitti in nero, e soprattutto non tiene conto, al contrario di quanto avviene nel centro storico, del flusso di giovani che ogni notte attraversa San Lorenzo".

Per chiedere investimenti, maggiore sicurezza e vivibilità, il coordinamento, che ha aperto anche una pagina Facebook in cui raccoglie le segnalazioni ("Fermiamo il degrado di San Lorenzo"), ha organizzato un presidio in Campidoglio per domani pomeriggio a partire dalle 15.30. Un segnale forte di protesta per portare sotto le finestre dell'aula Giulio Cesare le prove tangibili dell'imbarbarimento del quartiere.
 

TROPPI LOCALI NEL QUARTIERE E CHISSA' COM'E' LE LICENZE LE DANNO ALLA VELOCITA' DELLA LUCE...MA NIENTE NIENTE CE MAGNANO????

Roma, 1 aprile – L’alcol sta diventando il problema numero uno delle notti romane, come dimostra il pestaggio di un ventunenne a Campo de’ Fiori domenica scorsa. Il Campidoglio prende contromisure e rilancia l’ordinanza anti-alcol in versione “hard”, con regole più severe rispetto agli anni scorsi: stavolta lo stop non riguarda solo la vendita ma anche il consumo su aree pubbliche. In altri termini, dal 1° aprile fino al 30 giugno, tutti i giorni della settimana, movida sì ma sobria: chi si attacca alla bottiglia o alla lattina sulla pubblica via è passibile di multa.

Il sindaco Gianni Alemanno ha predisposto un’ordinanza, in vigore dal 1° aprile al 30 giugno, che impone, nelle zone di Roma dove si fanno le ore piccole, due divieti: per chi gestisce i locali, divieto di vendita e somministrazione di alcolici “per l’asporto o il consumo al di fuori del locale e delle relative superfici attrezzate, pubbliche o private, di pertinenza del locale medesimo”, dalle 23 fino alla chiusura degli esercizi.

Come detto, poi, per i clienti c’è il divieto di consumare alcolici “nelle strade pubbliche o aperte al pubblico transito”, dalle 23 alle 6 del mattino.

L’ordinanza indica nel dettaglio, strada per strada, le zone su cui si applica la nuova disciplina: centro storico, Trastevere, Testaccio, Monti, San Lorenzo-Tiburtina-piazza Bologna, Pigneto e Torpignattara, Ostiense-Circonvallazione Ostiense-Garbatella, Saxa Rubra-Prima Porta-Giustiniana, Ponte Milvio e Farnesina.

Il Sindaco ha trasmesso l’ordinanza al Prefetto con una lettera in cui chiede, per tutelare al meglio la sicurezza dei cittadini nelle ore della movida, il rilancio del coordinamento tra Campidoglio e forze dell’ordine e l’intensificazione dei controlli.

San Lorenzo, in manette sei rapinatori La tecnica era sempre la stessa: individuavano le loro vittime e, una volta intimidite, le rubavano gli oggetti di valore. Due episodi simili si sono verificati nel quartiere di San Lorenzo









Adistanza di pochi giorni si sono verificate due rapine nel quartiere di San Lorenzo. Entrambe avvenute in piazza dell'Immacolata:
IL PRIMO EPISODIO – Un ragazzo 21enne di Roma è stato accostato poco dopo la mezzanotte da un gruppo di nordafricani, mentre attraversava piazza dell’Immacolata. La gang lo ha prima minacciato e poi derubato della sua catenina d’oro. Non accettando l’ingiustizia, il giovane li ha poi inseguiti in via degli Aurunci reclamando l’oggetto rubato. Tentativo vano, considerato che uno dei rapinatori lo ha minacciato con una bottiglia. A questo punto non gli restava altro da fare che chiamare il 113. Dopo aver ascoltato il racconto della vittima, gli agenti del Commissariato San Lorenzo, hanno eseguito una battuta in zona finalizzata al rintraccio degli autori della rapina. Poco dopo, quattro stranieri che corrispondevano all’identikit del ragazzo, sono stati sorpresi e in via dello Scalo San Lorenzo e portati in commissariato. Tra questi il ragazzo avrebbe poi riconosciuto il suo aggressore.
 
IL SECONDO EPISODIO – Simile al precedente l’episodio avvenuto, qualche giorno fa, sempre in piazza dell’Immacolata. Una coppia stava attraversando la piazza prima di essere avvicinata da alcuni tunisini con la scusa di chiedere una sigaretta. Pretesto utile loro per avvicinarsi abbastanza da rapinarli. Stesso oggetto, una catenina d’oro, è stato prelevato con la forza dagli assalitori che si sono dati alla fuga subito dopo. Dopo aver chiamato il 113 ed aver rilasciato una descrizione dei responsabili i Carabinieri di San Lorenzo hanno individuato i cinque tunisini mentre si aggiravano per la zona. Nel corso della loro perquisizione è stata trovata anche una tessera sanitaria appartenente a un cittadino italiano. Si aggiunge a loro carico, ora, una denuncia per ricettazione oltre che per rapina.
MACCHINE SFONDATE


MONDEZZA

MONDEZZA MATTINA PRESTO

NO COMMENT

CHE DIRE?




QUESTA BUCA E' PIU' DI UN'ANNO CHE STA' VICINO LA SCUOLA MEDIA G. BORSI DOVE PASSANO I BAMBINI TUTTI I GIORNI, IL COMUNE SE NE FOTTE!!!

SOTTO LE NOSTRE ABITAZIONI

ORE 8,00 DI MATTINA SOTTO LA SCUOLA, IL RISTORANTE DAVANTI "AR VICOLETTO"BUTTA IL PESCE E LA MATTINA C'E'UN TANFO MICIDIALE....IL COMUNE SE NE FOTTE

ANCORA MONDEZZA

BANCOMAT BRUCIATI 


PROTESTIAMO MA....







Se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va da Maometto”. Ispirati da questa massima, i cittadini di San Lorenzo, stanchi delle non risposte da parte del Campidoglio riguardo al degrado del loro quartiere, hanno deciso di portare la propria protesta sotto gli uffici del Sindaco. Questa mattina, dotati di sacchi di spazzatura, un gruppo di residenti si è presentato in Campidoglio con cartelli di vario genere, tutti portanti la protesta di un intero quartiere: “Dignità per San Lorenzo”, “Il nostro quartiere di nuovo pulito e vivibile”, “Altro che sicurezza c'avete riempito de monnezza”. “Ad un anno dell’insediamento della nuova Giunta Comunale”, spiegano i residenti, “nulla è cambiato a San Lorenzo, anzi. Il degrado peggiora, coadiuvato dai tagli in bilancio del Comune al Municipio, dall’azienda AMA inesistente e di cui a fine giugno ne scade il contratto”. Alla protesta, oltre ai residenti, ha partecipato anche l'assessore alla sicurezza del III municipio Guido Capraro: “ Siamo qui per richiedere al Campidoglio maggiori risorse per gestire l'insostenibile dramma della movida nel nostro quartiere". "La situazione”, ha aggiunto Capraro, “negli ultimi mesi è degenerata, a piazza dell'Immacolata, di notte, è un bivacco senza fine”. I cittadini lamentano che oltre al danno si è aggiunta di recente anche la beffa di dover pagare per accedere nel proprio quartiere. L'introduzione della Ztl infati obbliga i residenti a pagare per ottenere il permesso. Ad ogni permesso viene associata una sola targa e nella stessa abitazione possono essere rilasciati più contrassegni di costo e validità differenti. Il primo, o unico, permesso costa 55 Euro ed è valido cinque anni. Il secondo costa 100 Euro ed ha validità di cinque anni. Dal terzo permesso in poi, il costo è di 150 Euro con validità un anno. La Zona a traffico limitato però non ha risolto i problemi del degrado che, come testimoniano le immagini inviateci dai residenti, raggiunge ogni sera picchi assurdi.

LA VOCE DEI CITTADINI



Non solo spaccio di droga, ma anche molti altri i problemi denunciati dai cittadini presenti alla fiaccolata. Una folla di persone ristretta ma variegata. Anziani, giovani, famiglie con bambini. "Immondizia, totale mancanza di senso civico, schiamazzi notturni", così riassume la situazione Anna. "Gli spacciatori agiscono alla luce del sole - spiega Antonio - non si curano neanche più dello sguardo della gente. L'altra sera eravamo qui in piazza dell'Immacolata con i bambini, ma siamo dovuti andar via".

"Vivo a San Lorenzo dal '92 - spiega Simona - ho notato che il degrado in questo quartiere sta progressivamente aumentando. Ci sono sempre più locali a prezzi economici, che attirano tante persone la sera".

"Siamo tutti molto arrabbiati - dice Antonella - c'è la volontà di riappropriarsi dei nostri spazi. Non abbiamo mai visto tanta polizia come stasera. Il problema del degrado è sotto gli occhi di tutti. San Lorenzo non è più il luogo della festa e della movida. Mi dispiace per i giovani che invece di occuparsi del loro futuro si lasciano andare".

C'è anche qualche voce critica in piazza dell'Immacolata. Alcune persone non prendono parte alla fiaccolata perché, pur condividendo il disagio di chi vive a San Lorenzo, ritengono che non siano queste iniziative a poter risolvere i problemi.

san Lorenzo, il quartiere abbandonato dal comune



Il quartiere di San Lorenzo lo conoscono tutti, turisti compresi. Per la movida notturna a Piazza dell’Immacolata, per ristoranti, bar e pizzerie che fanno a gara per conquistarsi la massa di universitari che, usciti dalle aule dell’Università La Sapienza, vanno in pausa pranzo. Ma si conosce anche per il cimitero del Verano e per la basilica di San Lorenzo fuori le mura e per essere stato il fulcro delle contestazioni studentesche, oltre ad avere qui sede Lotta Continua, movimento extraparlamentare della sinistra.
Purtroppo, agli oneri della cronaca, il rione popolare ci finisce quotidianamente per le lamentele dei residenti, stanchi del degrado e della criminalità che ruota sempre più spesso intorno al traffico di droga. Nella sola notte tra lunedì e martedì il blitz della polizia, nelle piazze e nelle vie del quartiere, ha condotto all’arresto di 9 spacciatori di marijuana colti in flagranza di reato.Controlli incrociati anche nelle sale giochi e nei locali della zona, setacciati dagli agenti in borghese mimetizzati tra la folla di giovani e da quelli in divisa accompagnati dalle unità cinofile che hanno permesso il ritrovamento di migliaia di dosi, nascoste nei posti più impensabili. Slip, cabine dell’Acea, guanti e all’interno dell’area occupata dell’ambasciata di via dei Villini, alcuni dei rifugi sicuri.
Droga, ma anche parcheggi abusivi, aggressioni, bottiglie di vetro rotte e lanciate contro le auto parcheggiate o le finestre degli appartamenti, ubriachi senza senso civico così come schiamazzi, urla e musica a tutto volume di giovanissimi che in gruppetti festeggiano una stupidità collettiva.
Quello che è stato messo su come un quartiere popolare, sta diventando un ghetto dove si raduna l’inciviltà e il degrado urbano, sotto gli occhi del Campidoglio e delle forze dell’ordine che, secondo i cittadini, dovrebbero avere la piena responsabilità nel mantenere il decoro per il quiete vivere.
San Lorenzo fu bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale, e gli operai, i ferrovieri e gli artigiani di allora lo ricostruirono, aprendolo ad artisti come Pasolini e Moravia e alla sensibilità della Casa dei bambini di Maria MontessoriOggi i residenti esasperati chiedono a gran voce una mobilitazione del Comune, per ricostruire la dignità di un quartiere divenuto sede della malavita romana e ghetto per “sballati” da sabato sera.

un residente su tre ha paura ad uscire la sera



Oltre il 70% degli abitanti della zona circostante il Mercato Centrale e Piazza San Lorenzo considera eccessiva la presenza di immigrati extracomunitari nella zona, il 47% dei cittadini ritiene che gli immigrati abbiano poco rispetto delle leggi del nostro paese, il 44% delle persone che vivono a San Lorenzo pensa che la presenza dei venditori abusivi abbia travalicato la soglia di sopportabilità, e più di un residente su tre dichiara si sentirsi poco o per niente sicuro ad attraversare di notte, a piedi, la sua zona.

Sono alcuni dei dati che emergono dall’ultimo sondaggio commissionato all’Istituto Freni dal capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, e che è stato presentato stamani a Palazzo Vecchio.

‘La presenza degli extracomunitari, i venditori abusivi e la vittimizzazione nell’area di San Lorenzo e del Mercato Centrale’ il titolo dell’inchiesta.

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Per quanto riguarda il sondaggio, si riscontra fra i residenti della zona di San Lorenzo una prevalente convinzione che gli immigrati si sentano ormai sottratti alla regola della legalità e operino al di fuori di ogni sistema di controllo (il 47% crede che abbiano ‘poco’ rispetto, il 37% ‘abbastanza’ e il 15% ‘per niente’). La percezione dell’inosservanza degli obblighi della legalità risulta particolarmente diffusa fra i lettori de La Nazione (2 lettori su 3) e più intensa fra le donne rispetto agli uomini.

Il 65% non gradisce la sostituzione dei negozi di vicinato con nuove attività commerciali e di servizio quali i Call Center ed i negozi di alimentari di natura etnica che popolano per esempio via Panicale. E non sono mancati intervistati che hanno lamentato il comportamento dei proprietari che hanno concesso, per avidità, i fondi commerciali agli immigrati ‘per guadagnare di più’. Ma c’è anche un atteggiamento più aperto verso la ‘novità’ e i vantaggi dell’integrazione da parte di un po’ più di un residente su tre, spesso appartenente alla categoria dei liberi professionisti.

Ma di chi è la colpa di questa trasformazione radicale del tessuto urbano di San Lorenzo? Il 47% non ha dubbi e indica come principale imputato il Comune di Firenze, chiamato in causa soprattutto per la concessione delle licenze: ‘il Comune ha dato permessi a tutti’, ‘Firenze non è pronta per questa trasformazione’; ‘chi amministra dovrebbe controllare di più’, ‘c’è poco controllo da parte dell'amministrazione comunale’, sono state alcune risposte. Per l’11% invece la colpa è del governo.

L’11% crede invece che siamo di fronte a un ‘cambiamento in meglio’, mentre il 6% ritiene che tutto ciò sia dovuto alla leggi del mercato, e al fatto che gli immigrati hanno più soldi.

Per l’84% degli intervistati il Comune è responsabile della trasformazione economica in atto in centro. Ciò è dovuto al fatto che nella percezione largamente maggioritaria dei residenti tocca al Comune regolamentare la situazione del commercio; per molti intervistati il Comune avrebbe dovuto rifiutare la concessione della licenza commerciale (o comunque controllare con maggiore severità la sua effettiva attività), per una minoranza si tratta invece di un’apertura ai bisogni della popolazione immigrata alle cui esigenze sono rivolte le nuove attività commerciali.

Anche se concentrata in alcune aree della zona di San Lorenzo, la presenza dei venditori abusivi ha raggiunto un livello che travalica la soglia di sopportabilità per il 44% dei residenti. La richiesta di un intervento di natura repressiva è ampiamente maggioritaria (67%). Alcuni intervistati hanno invece sostenuto l’inutilità dell’azione repressiva in quanto inefficace.

Purtroppo, si segnala che non sono stati recepiti dai residenti segnali di miglioramento della situazione. Insomma, l’operato della Giunta Comunale e delle forze dell’ordine non ha dato risultati significativi ed il fenomeno della presenza di abusivi viene percepito sostanzialmente stabile rispetto a un anno fa (55%), anche se per una quota consistente di residenti (più di uno su 3, pari al 39%) risulta in ulteriore espansione.

Per quanto concerne la valutazione della vittimizzazione (la percezione da parte dei cittadini del livello di rischio al quale sono esposti) vediamo che più di un residente su 3 dichiara di sentirsi poco o per niente sicuro ad attraversare a piedi la zona di residenza di notte. Escludendo i residenti che affermano di non uscire di casa la sera, la quota sale al 45%.

La percezione di insicurezza decresce man mano che ci si allontana dall’epicentro individuabile nelle strade che convergono verso piazza del Mercato Centrale.

Il 36% si sente ‘abbastanza’ sicuro di notte, il 19% ‘per niente’ (uguale la percentuale di chi non esce) e il 17% ‘poco’. E il 44% afferma di aver rinunciato alle uscite serali per paura.

Gli intervistati non hanno mancato di percepire un aumento della presenza delle forze dell’ordine nella zona, ma la ritengono ancora insufficiente (67%). Solo un cittadino su 3 reputa adeguata alle esigenze la loro presenza delle forze dell’ordine. 

La rabbia di San Lorenzo contro il degrado





Liberare San Lorenzo dalla droga. Con questo spirito sono scesi in piazza ieri sera alcuni cittadini dello storico quartiere. La fiaccolata, promossa dal presidente del III Municipio Dario Marcucci, è partita da piazza dell'Immacolata e si è poi snodata per le vie limitrofe, via dei Sabelli, via degli Ausoni, largo degli Osci. A partecipare poco più di una cinquantina di residenti.

PERCHE' LA MANIFESTAZIONE - "San Lorenzo è uno dei luoghi più aggrediti dalla movida notturna, il cui problema maggiormente preoccupante è il traffico di stupefacenti - ha detto Marcucci - I provvedimenti che abbiamo finora adottato per regolare gli orari del quartiere non servono a nulla, tanto è vero che le piazze sono ormai ostaggio di questa situazione. Basta farsi un giro nel quartiere per capire di cosa si tratta. Pochi mesi fa alcuni sballati della movida hanno aggredito una nostra educatrice degli asili nido che andava al lavoro alle 7 del mattino. Mi sembra che ormai si possa parlare di emergenza".