martedì 14 giugno 2011

San Lorenzo ostaggio dei pusher







ROMA - A San Lorenzo, la notte comandano loro. Un esercito di spacciatori talmente numeroso, che nonostante gli arresti e le retate della Questura, presidia in modo capillare il territorio. Piazza dell’Immacolata, via degli Equi e largo degli Osci, epicentro della vita notturna nel quartiere, da alcuni mesi sono diventate zone off limits anche per le forze dell’ordine, che lamentano aggressioni a ripetizione, quasi ogni volta che sono chiamate a intervenire. 

L’ultimo episodio, come già denunciato dal messaggero.it, è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, quando una pattuglia intervenuta per una rapina, è stata aggredita da venti persone con sassi e bottiglie e costretta a fuggire. I residenti, esasperati da una situazione di disagio crescente, raccontano di scippi e tentativi di furto «all’ordine della notte in piazzetta». Oltre alle risse, le macchine danneggiate e lo spaccio di sostanze stupefacenti: soprattutto hashish e cocaina. Così le lamentele a causa degli eccessi della movida, gli schiamazzi e i tamburi suonati sotto le finestre dei residenti fino al mattino, sembrano appartenere a un’epoca passata, quando «ancora potevi startene a chiacchierare in piazza dell’Immacolata senza che nessuno tentasse di rubarti la borsetta».

Come è accaduto anche sabato notte alla fidanzata di Federico, un impiegato di 30 anni: «È stato uno dei tanti spacciatori nord africani - racconta - per fortuna ce ne siamo accorti in tempo e si è allontanato», anche se poco dopo si riavvicina con fare intimidatorio: «Cos’hai da guardare?». 

«Qui la situazione peggiora di giorno in giorno - afferma Federico, 48 anni, da 20 residente in via dei Sabelli - ormai mia moglie non la lascio più uscire da sola la notte, è diventato troppo pericoloso», assicura mentre dal terrazzo del suo palazzo con vista su piazza dell’Immacolata commenta le dinamiche dello spaccio «ormai dilagante».

Gli occhi di Federico seguono un nord africano dai capelli rasati e con indosso una felpa blu: parlotta con due ragazzi, mentre un complice, cappello e felpa bianca, fa da palo. Dopo un secondo lo scambio: il marocchino lascia cadere in terra una bustina con l’hashish, incassa i soldi con una stretta di mano, e si allontana a caccia del prossimo acquirente. Federico scuote la testa. Poi osserva un altro spacciatore infilare il braccio dentro il cestino della spazzatura: «Lo vedi? - indica - la nascondono lì dentro la roba». Ma anche sotto i parafanghi delle macchine parcheggiate in via dei Sabelli, o dietro il distributore dei preservativi fuori la farmacia, dove c’è sempre un uomo appostato a vigilare che nessuno si impossessi della droga. «È proprio lì davanti che scoppiano le risse», aggiunge Federico.

«È vero - conferma Francesco, 37 anni, operaio - negli ultimi anni la situazione è degenerata: quindici giorni passeggiavo tranquillo con la mia ragazza quando è scoppiata una rissa tra 30 spacciatori: lanciavano bottiglie, e noi siamo stati investiti dalle schegge di vetro».

È sufficiente fare quattro passi in strada per accorgersi che un’altra cintura di spacciatori circonda il mercato in largo degli Osci. Quando passi tre sudafricani ti seguono per qualche metro prima di tentare l’aggancio: «Amico, dove vai: vuoi erba, coca?». Il compare ammonisce: «Dammi una sigaretta», e nonostante gli si offra anche l’accendino, lui rimesta nella tasca, e per una frazione di secondo si ha il dubbio che cerchi il coltello.

«Perché questi il coltello ce l’hanno tutti - assicura Daniele Menotti, 48 anni - si ubriacano e si picchiano ogni sera, l’unica soluzione sarebbe un presidio fisso di polizia. Ma per ora San Lorenzo resta un quartiere ostaggio di questi criminali».

Le denunce si susseguono anche su Facebook dove i residenti hanno attivato un gruppo (Fermiamo il degrado di San Lorenzo) per documentare lo stato di abbandono. Le foto pubblicate urlano l’esasperazione di un quartiere assediato dalla criminalità. 

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